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Beppe @ 01-1-17 17:39
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Gita A Scanno - 23 Maggio 2009 Napoli - Scanno e ritorno
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Come Contemario ben sa, erano alcuni mesi che desideravo e mi proponevo di tornare nei luoghi che amo molto e che ricordano le vacanze dell'infanzia. Per vari eventi contrari che vanno dai rigori dell'inverno, al terremoto di quest'ultimo aprile, alla difficoltà di intercettare la disponibilità dei cari amici "Motogatti" ho sempre pensato di andare in quella zona nel prossimo mese di settembre. Devo dire che mi risulta che solitamente gli amici "Motogatti" preferiscono uscite domenicali sia per impegni di lavoro sia per propria organizzazione personale ma, proprio di domenica, io ho sempre evitato di "uscire" per evitare di aggiungere pericoli dovuti ad un traffico "proprio della domenica". Ebbene, dopo questa lunga premessa, ieri mattina considerato il fatto che il tempo previsto era ottimo e che mi sentivo ben riposato, ho deciso, solo e soletto, di tornare a SCANNO e paraggi. Avevo pensato, sempre ieri mattina, anche di telefonare al Conte, ma ... era troppo presto ed io sono partito alle 8,30 da casa (per godere del fresco). Non c'è da dire molto sulle tappe: da Napoli ho preferito lasciare l'Autostrada a Caianello per godere delle Statali; ho poi puntato su Vairano Partenora e poi Venafro, dove ho trovato l'AGIP ed ho rabboccato il pieno con la "mia" Blu-Super. Restavano da fare altri 95 Km circa e superando Cerreto al Volturno e Rionero Sannitico, ho puntato su Alfedena che oltre ad essere "il paese dei dottori" segna anche l'inizio del Parco Nazionale d'Abruzzo. Ancora, sono transitato per Barrea e Villetta Barrea, dove c'è un grazioso lago. Gli ultimi 27 Km li ho percorsi per superare il Valico di Passo Godi, che è già stato menzionato in altri articoli e che tocca quota 1720 mt : li sorge un grazioso rifugio. Ho raggiunto SCANNO, dove ovviamente conosco molte persone a me care e con le quali mi sono intrattenuto per circa un'ora. Ho rifatto il pieno (questa volta di normale verde) e mi sono diretto alle gole del Sagittario dove ho rivisitato la grotta di San Domenico, col letto di pietra del Santo ed una stupenda chiesetta costruita nella roccia. Erano le 13,30 circa ed ho "gustato voracemente" un profumatissimo sandwich "home made" ed una mela: in situazioni analoghe, preferisco organizzarmi così. Ero solo, nel silenzio e col silenzio di quei luoghi ed ho goduto anche del "quà quà" delle papere che (allegra famigliola) nuotava e si lavava nel bacino. Sono passati dinanzi a me, salutandomi con un bel "buonCIORNO !" solo una famigliola di tedeschi che ha ammirato anche la moto (specialmente il giovane figlio). Di tanto in tanto, echeggiavano, tra le gole del Sagittario, scarichi ruggenti di molti gruppi di motociclisti ma, purtroppo per loro (e fortunatamente per me), non si sono fermati a godere della quiete. A tal proposito, Ho incontrato almeno cinque nutriti gruppi di motociclisti in quelle zone. Alle ore 15 circa, ho iniziato il ritorno verso casa, col cuore felice. La mia gioia è stata solo offuscata dal fatto che, poco prima di Sesto Campano, un operaio che puliva la strada con un diserbatore a scoppio, lo stava dirigendo su "rari fili d'erba" alla cui base vi era "molto brecciolino". Data la mia andatura moderata (circa 60 Km/ora) ho potuto vedere ciò ed ho sentito una violenta e secca botta, come di proiettili (anche sul casco) ma credevo che non fosse avvenuto nulla di serio, oltre il rumore di grandine. Ho capito che si trattava di brecciolino ... e meno male che non mi ha preso la visiera. Giunto a casa, in garage, ho pulito la moto dai molti insetti "satolli di nettare giallo ed .... ho visto che sul lato destro del serbatoio vi era un grave danno alla vernice: mancava addirittura una scaglia di circa mezzo centimetro quadro (più grande di una mosca): ciò sul fregio crema che è sovrapposto alle zone nere! Che fare ? Che pensare ? Sono cose che capitano. Un serbatoio Harley costa oltre 1.700 Eurozzi e le vernici originali ... sono in America! Non fa nulla: l'importante è stare bene ed essersi divertiti dopo aver fatto circa 420 Km. A proposito, volete saper cosa ho pensato dell'operaio dell'ANAS ? Che è un mongoloide ! Poteva sfondarmi anche la visiera del casco ed avrei potuto anche uccidermi. Allego le foto che ho scattato ... col telefonino. Ero da solo e quindi nessuno le ha scattate anche a me. A presto ... insieme questa volta, dopo l'estate, ancora a Scanno ! |
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