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Beppe @ 01-1-17 17:39
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francesco1098 @ 06-7-16 21:39
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 Campania - Monti Picentini
Itinerario: Uscita Serino del raccordi autostradale Avellino Salerno, Montella, Bagnoli Irpino, Lago Laceno, Lioni, Teora, sella di Conza, Calabritto, Piano del Gaudo, Acerno, Monte Corvino Rovella, Giffoni Valle Piana, Serino.

Km: 180
Durata: Mezza giornata
Grado di difficoltà: media
Periodo Consigliato: Autunno e Primavera
Dedicato a: chi adora la montagna, la natura e le strade tortuose e piene di curve.

La cartina:
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Usciti dal raccordo AV- SA si attraversa l’abitato di Serino territorio delle sorgenti Urciuoli, Pelosi e Acquara. Che dal 41 a.c. per volere di un imperatore romano forniscono acqua alla città di Napoli.
La strada inizia a salire tra faggi e castagni, in alcuni casi troverete dei venditori ambulanti che mettono in vendita i prodotti tipici della zona, la strada continua a salire con un andamento regolare ed un asfalto eccellente fino al piano Verteglia a 1230 metri, base per escursioni alla vetta del Terminio 1806 metri da cui si gode, nelle giornate più limpide la vista di suggestivi panorami che comprendono perfino Paestum e Acropoli.
Ai bordi dell astada troverete aree attrezzate per Pic-Nic e sentirei da percorrere a piedi o sentieri da percorrere in MTB.

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La strada inizia scendere, ed in autunno il colore rosso la fa da padrone, le foglie cadute e la fitta vegetazione rendono la guida a tratti surreale ma Capita spesso di trovare mucche al pascolo quindi occhio alla strada. La discesa termina a Montella.
Ottobre è il mese simbolo per Montella con la tradizionale raccolta delle castagne che impegna quasi tutta la popolazione indipendentemente dall'attività primaria. Lavoranti di mestiere e non, amici e parenti, popolano i castagneti: vi è una sorta di appuntamento con la natura.

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Con questo spirito si celebra, nello stesso periodo, la Sagra della Castagna, a festeggiamento di un'attività millenaria per questi luoghi. La sagra trova una giusta alleata nella Mostra Mercato dei Prodotti Tipici dell'Alta Valle del Calore, che ha luogo nella prima settimana del mese di Novembre con la partecipazione, sempre più numerosa, di espositori provenienti anche da paesi limitrofi.
Dagli stands spiccano funghi porcini freschi e secchi, tartufi, noci, miele, vini, castagne fresche e lavorate, farina di castagne, dolci, oltre a sciroppi di frutti di bosco come i lamponi, le more e le fragole. Il posto d'onore, però, è tutto per la caldarrosta, regina della manifestazione che viene fatta gustare ed apprezzare gratuitamente. Le castagne di fresca raccolta sono squisite se cotte "lesse" private della buccia esterna o a "bollotti" (valani).
Una volta secche e lavorate, mani sapienti preparano con cottura a forno le "nfornate". Le "spaccate" (frisuli), invece, vanno bollite con l'alloro il cui passato unito al cioccolato, zucchero ed altri aromi, diventa castagnaccio e ripieno per panzarotti e crostate.Dopo un abbondante scorpacciata di leccornie locali il nostro itinerario prosegue verso Bagnoli Irpino, collocata in una valle circondata da monti, alcuni dei quali superano i 1700 metri di altitudine, come il Cervialto e il Rajamagra.

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Si presenta come una località soleggiata dal clima non troppo rigido, silenziosa, tranquilla e meta turistica rinomata. Infatti è ben attrezzata per il relax e il divertimento, soprattutto quello di carattere sportivo.
15 Km di ascesa separano Bagnoli dal altipiano del Laceno, sede di un comprensorio sciistico e meta molto ambita durante i Week-end estivi. L’altipiano e percorso da un anello asfaltato che costeggia quello che resta di un antico lago. Troverete un comprensorio alberghiero, ristoranti tipici ed un distributore. Su molte cartine geografiche non sono riportate le strade che vi permetteranno di raggiungere Lioni, quindi da questo punto in poi fate attenzione. Una volta sorpassata la pompa di benzina dopo 500 metri troverete una strada sulla destra con delle indicazioni per Nusco, Prendetela.
Da questo punto in poi ad ogni bivio mantenete la destra, la strada salirà su una montagna alquanto selvaggia, a volte con stretti tornanti e fondo sconnesso, a prima vista tale luogo non offre nulla di eccezionale da osservare, ma gli amanti degli animali potranno scorgere la presenza della salamandra pezzata, del tritone italico ,del picchio nero.
Ritroviamo, inoltre, il falco pellegrino, lo sparviero, il tasso, la marmotta, il gufo reale, la volpe, e la lince, ma soprattutto l’aquila reale che nidifica sul Monte Accellica.
Inizia la discesa verso Lioni, teatro del tremendo terremoto de 1980, la discesa non offre eccezionali spunti paesaggistici ne tantomeno corsaioli visto che la strada e stretta e con asfalto consumato. Andate piano e godetevi la tranquillità di questi luoghi. Più avanti vi aspetta un beve trasferimento verso Teora.

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Da Teora inizia una strada che può essere definita una piasta aperta al traffico. Asfalto stupendo curve perfette, assenza totale di traffico. Il tratto e breve ma ne vale la pena, la strada corre alta su una collina che divide a sinistra il comprensorio del lago di Conza e a destra la valle di Contursi Terme. Arriverete ad un incrocio, dove per chi conosce la zona ed ha fame di curve, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Proseguite prendendo a destre direzione Calabritto, troverete le indicazioni per l’autostrada SA- RC. State viaggiando nei luoghi del terremoto, potrete riconoscere ancora i segni che l’evento ha lasciato nel territorio e nella gente.

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Arrivati a Calabritto dovrete prendere la strada che porta al cimitero e poi proseguire per Piano del Gaudo. Non esistono indicazioni chiedere alle persone del luogo e ricordate che la strada passa vicino al cimitero quindi se nel giro di 2 km dal centro del pese non siete passati per il cimitero…… siete su un sentiero sbagliato.
La strada che da Calbritto porta ad Acerno è una vecchia strada privata, segnalata su qualche cartina geografica, da qualche anno la strada e stata resa pubblica grazie all’istituzione del parco dei monti Picentini. È una strada da percorre per gradi.
Nel primo tratto vi alienerete dalla civiltà, nel secondo tratto osserverete lo splendido panorama della valle del Sele, nel terzo tratto la natura sarà la vera padrona.
La meta parziale è Piano del Gaudo da li partono molti sentieri del CAI che porteranno gli escursionisti a visitare lo scenario dei monti circostanti e la sorgente del Sambuca. Non esistono strutture ricettive, ne tantomeno bar o qualsiasi forma di vita. La comunità dei monti picentini sta iniziando a popolare la zona con aree attrezzare per pic-nic, ma il bello di questo posto e l’assoluto silenzio che contraddistingue l’altipiano.
Proseguite sempre diritto l’unico paese raggiungibile è Acerno, tranquilla cittadina di montagna, persone genuine e cordiali.

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Il nostro itinerario passa poi per Monte Corvino Rovella e Giffoni Valle Piana per poi ritornare a Serino. Godetevi la strada e le curve mozzafiato, guidate con prudenza e in un attimo sarete a destinazione.


Dove Mangiare
Taverna Marinella – San Michele di Serino
Ristorante Zì Teresa – Montella
Ristorante Albergo Zia Alfonsina - Lioni
Al Carpino - Serino , Via Terminio

Dove dormire
Hotel SERINO Via Terminio, 119 - 0825 594901
IL RIFUGIO Via Giffoni Valle, 8 - 0825 542977
DON LORENZO SS. Terminio, 22 - 0825 594240
La Faia - Alloggi e ristorante Piano di Verteglia - 0827 609041


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